TRESTINA VOGLIA DI REAZIONE-di Paolo Puletti per il Corriere dell´Umbria

10-10-2017 20:19 -

A Trestina non c´è alcun allarme rosso, per carità, ma c´è voglia d capire cosa accade a quel gioiello da sempre interpretato dalla gestione dello Sporting Trestina targato presidente Leonardo Bambini: volare basso, grande impegno, nessun volo pindarico, ma pancia a terra e lavorare sodo per portare a casa "la pagnotta" intesa come risultati. Pare essere questa la mission rinnovata di questo inizio di stagione tribolato con troppi alti e bassi, con nervosismi inutili, anche domenica un paio di cose non sono piaciute al massimo dirigente che ha vissuto e sofferto l´intera gara proprio a bordo campo, in panchina per capire come i suoi calciatori avevano capito l´impegno da profondere e in effetti a fine gara la delusione era tanta da parte, per arrivare a dichiarare "Qualcuno non ha capito che le gare iniziano con il primo fischio dell´arbitro e non dopo 45 minuti ed anzi occorre adesso, visti i tanti cambi, calibrarsi su quasi 98 minuti". Come a dire abbiamo gettato al vento un intero tempo, quando invece le partite durano adesso per oltre i canonici novanta minuti e forse c´era pure delusione sull´atteggiamento di alcuni calciatori. Di certo domenica sera c´è stato un lungo confronto tra lo stesso presidente Bambini ed il suo direttore sportivo Enrico Cerbella per una analisi generale. Chi conosce bene le cose in casa bianconera sussurra che non sia da escludere che in questa fase possa esserci un confronto diretto tra il presidente e lo staff tecnico e tra lo stesso presidente ed alcuni dei calciatori più rappresentativi per caprie cosa stia accadendo dentro lo spogliatoio. Sarà poi lo stesso tecnico Marco Brachi a chiarirsi con se stesso e con i calciatori su quale possa essere lo schema migliore da adottare in campo. Contro la Vigor Carpaneto, vittoria più che meritata, sembrava che la panacea fosse rappresentata da un più coperto 4-3-1-2, per scoprire poi contro la Colligiana che invece si evidenziavano troppi buchi in mezzo e sulle fasce nonostante l´apparente superiorità in mezzo al campo e di corsa si torna all´antico 3-5-2. Da dire che più che gli schemi pare necessario che tutti i calciatori diano il massimo e che si aiutino a vicenda e pare dalla tribuna che questo accada poco in questa fase dove non gira per nulla bene. Questa poi è una settimana "corta" in quanto la compagnia bianconera anticiperà a sabato pomeriggio la partita di Lentigione e vista la distanza da percorrere la comitiva partirà nel primo pomeriggio di venerdì.


Fonte: Corriere dell´Umbria