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22-05-2014 11:29 -

Alessio Ceccagnoli (nella foto con Nicola Ceccagnoli) sta a Trestina come il Colosseo sta a Roma. Fino a qui non ci piove: si tratta di un semplice assioma dal significato inequivocabile. Una certezza, un´equazione matematica che ci ricorda, ancor di più, come le bandiere siano determinanti nel mondo del calcio e dello sport in generale. Nulla di nuovo sotto il sole nemmeno se aggiungessimo che Alessio Ceccagnoli è la punta di diamante della squadra allenata da Valori, il gladiatore, il classico numero 10 di quelli vecchio stampo, capace della singola giocata risolutiva, ma anche di prestazioni fatte di tanta grinta e sostanza. Tutto vero e non è un caso che il fantasista bianconero, tifernate doc, venga premiato dal Corriere dell´Umbria per essere stato il miglior giocatore di serie D. In un girone di ferro come quello in cui era presente il Trestina, Ceccagnoli è entrato a far parte della Top 11 per la bellezza di nove giornate. Tanta roba, insomma. E, ricevere un riconoscimento del genere dal quotidiano più importante della nostra regione, non è cosa da poco. "È davvero una bellissima soddisfazione - dichiara, entusiasta, il diretto interessato, nel momento in cui gli riveliamo la notizia - essere premiato per il proprio lavoro dagli addetti ai lavori e ricevere un premio così prestigioso dai giornalisti che ti hanno seguito per tutta la stagione mi riempie di orgoglio. Sono molto felice perché è il coronamento di un´annata speciale per il Trestina che si conferma una società modello, in grado di fare grandi imprese e capace di creare un gruppo come il nostro, molto unito e dai grandi valori non solo tecnici ma soprattutto morali. Colgo quindi l´occasione - prosegue il capitano del Trestina - per complimentarmi con i due presidenti Bambini e Galizi, persone fantastiche che stanno facendo un lavoro incredibile per questa squadra e per questi colori". E ad un premio così speciale non può non seguire una dedica altrettanto speciale. "Questo riconoscimento così importante va tutto alla mia fidanzata Cecilia ed ai miei familiari che mi sono sempre stati vicini, anche in quei momenti più difficili, quando le cose non vanno come vorresti. Oggi, però, posso ringraziarli e questa credo che sia l´occasione migliore per farlo". Due battute, ovviamente, sul campionato che si è appena concluso. "Abbiamo conquistato una salvezza dal sapore particolare. Il merito è di tutta la squadra, di Paolo Valori, un grandissimo tecnico, ma anche di Enrico Cerbella per il lavoro svolto in precedenza. Vorrei poi svelarvi un retroscena, un ricordo che mi è tornato in mente. Parliamo di sette anni fa - rivela il playmaker tifernate - ancora giocavo a Sansepolcro e, durante un allenamento, chiesi al mister che era proprio Valori: ´ma perché non andiamo entrambi a Trestina per portarlo in serie D?´. Quella che sembrava essere solo una battuta, oggi è realtà". Come realtà è il premio che Alessio riceverà martedì 3 giugno a Perugia, presso la sala convegni del Corriere dell´Umbria.
Antonio Palazzetti per il Corriere dell´Umbria

Fonte: Corriere dell´Umbria