GLI AVVERSARI DI DOMENICA PROSSIMA: PRO LIVORNO SORGENTI
21-10-2021 13:19 -
Tutto nasce in un rione popolare di Livorno “Le Sorgenti”: dentro questo piccolo miracolo ci sono due anime, La Pro Livorno 1919 ed il Sorgenti. Due storie distinte che si sono unite definitivamente nel 2010. La Pro Livorno vanta addirittura la presenza in serie A mentre Le Sorgenti hanno portato la base del settore giovanile. La passione è la base di questa realtà, che vanta ormai circa 550 tesserati e gestisce due impianti sportivi comunali: il Gino Mario Cini (Gymnasium) sul Viale Ippolito Nievo ed il Mario Magnozzi in Via Vittorio Emanuele Orlando. Il 2008 è l’anno di inizio, investimenti importanti per entrambe le strutture sportive, con due piccoli campi sintetici e la riconversione del manto principale al Cini, il campo a 11 in sintetico, la riqualificazione della tribuna centrale e del manto in erba al Magnozzi, finalizzato esclusivamente alle partite della Prima Squadra che milita attualmente nel campionato di Serie D. La Pro Livorno più volte ha preso il posto del Livorno Calcio nel massimo campionato con i colori sociali bianco-verde. Alessandro Della Pace fu il fondatore nel 1919 della Pro Livorno che riunì giocatori che si erano messi in luce in altri sport. Il primo campo fu in Via del Vigna a Villa Pellegrini, proprio nel quartiere “Le Sorgenti”, poi cambiò diverse sedi, passando dal campo La Rosa per poi approdare al Campo del Fungo (complesso del 1927 poi rinominato Gymnasium). Dopo la guerra Ricciotti Paggini, un repubblicano antifascista riesumò la Pro Livorno sotto forma di una polisportiva che raccoglieva anche diverse altre discipline (basket, rugby, scherma, atletica, ecc.). Il Sorgenti nasce invece come polisportiva nel 1974, grazie alla passione e al lavoro della gente del quartiere. La struttura prende forma e la squadra di quartiere cresce con i colori blu-amaranto, finché nel 2002 arriva la prima fusione con l’Atletico Labrone, a sua volta nato dalla sintesi tra GSR Labrone e Masi. Sinergie spesso necessarie per continuare ad esistere, talvolta dolorose, ma col sennò di poi sagge ed anche prolifiche.
