DOPO NARNESE-TRESTINA SOSPESA PER IL MOMENTO LA SEZIONE COMMENTI CHE VERRA´ RIAPERTA SOLO QUANDO SI SARANNO CALMATE LE ACQUE E SOPRATTUTTO DOPO LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO CHE ATTENDIAMO CON IMPAZIENZA

12-01-2011 -

"Il Trestina è vittima, non carnefice". Il presidente dei bianconeri interviene sui fattacci del San Girolamo: "Ma niente denunce". Bambini sulla rissa con la Narnese: "In sette contro Cerbella, i miei lo hanno difeso".All´indomani della partita di Narni che purtroppo ha fatto parlare di sé più per i risvolti extracalcistici che altro, il presidente del Trestina Leonardo Bambini ritorna sui fatti accaduti nel dopo gara e soprattutto su quanto riportato da alcuni organi di stampa che, secondo il numero uno bianconero, non corrisponde totalmente a verità: "Siamo andati a Narni non certo per fare un incontro di boxe, ma per giocare una partita di calcio che poi si è rivelata una gara maschia ed intensa dentro il rettangolo di gioco. E´ vero che qualche decisione arbitrale specie sul loro gol annullato, poteva scatenare la reazione dei locali, ma sicuramente contro l´arbitro e non contro di noi. E´ finita in parità (1-1, ndr) ma poteva anche finire col successo di una delle due formazioni. Anch´io sono rimasto sorpreso dalla decisione di invalidare il loro gol, poi però i miei ragazzi mi hanno detto che a Pagliarini è stato fischiato un fuorigioco di rientro". Nel tunnel La scintilla è scattata, secondo Bambini, per un´aggressione subita da Enrico Cerbella, nel momento in cui l´allenatore ospite è rientrato negli spogliatoi dopo il rosso: "Sul tunnel Cerbella è stato aggredito da 6-7 persone che stavano davanti agli spogliatoi. La sua unica colpa è stata quella di aver avuto un diverbio con l´uomo che era nella loro panchina per sostituire Trippini (il presidente si riferisce forse a Marco Sabatini, ndr) ed infatti entrambi sono stati espulsi. Da quel momento è scoppiato il parapiglia e i nostri giocatori al rientro negli spogliatoi, hanno preso le difese del loro tecnico". Cerbella sotto i ferri? "Il rischio è quello di passare da vittime a carnefici - continua Leonardo Bambini -; leggere che il nostro allenatore è stato visto ridere al momento di salire sull´ambulanza dopo la gara, quando probabilmente dovrà operarsi al naso fratturato, mi sembra una cosa premeditata che tende a distorcere la realtà dei fatti. Sono deluso dal comportamento di alcuni dirigenti della Narnese. I tifosi narnesi con i qualeiabbiamo avuto modo di parlare al termine del match, ci hanno detto che ce l´avevano con l´arbitro e questo io lo posso anche capire". Rischio " calcolato" Che fosse una partita calda lo si capiva anche per il momento difficile dei padroni di casa: "Sapevamo che avremmo incontrato molte difficoltà perché loro si giocavano molto visto il particolare momento della compagine narnese. Però tutto avrebbe dovuto rimanere nell´ambito calcistico. Io non capisco il motivo per cui si sono scagliati contro il nostro mister". Niente denunce Una volta chiariti come sono andati i fatti, Leonardo Bambini vuole chiudere una volta per tutte la vicenda, senza ricorrere alle vie legali: "Spero che alla fine prevalga il buon senso. Tra le due squadre all´andata non era successo assolutamente nulla. Quando le altre squadre vengono a giocare a Trestina cerchiamo sempre di mantenere tutto nell´ambito di un incontro sportivo. Mi dispiace solo che qualcuno vuole dipingere la nostra come una squadra rissosa. E´ vero che abbiamo giocatori di carattere che in campo si fanno rispettare, ma tutto deve sempre rimanere all´interno del terreno di gioco. I dirigenti devono adoperarsi per stemperare gli animi, non per alimentare il fuoco"
Nella foto lo Stadio San Girolamo di Narni

Fonte: CORRIERE DELL´UMBRIA